(di Angela Sciortino) La manna con le relative tecniche produttive e le tradizioni culturali ad essa legate, è ormai da qualche anno iscritta nel Rei, il registro delle eredità immateriali istituito dalla regione siciliana nel 2006. Il custode del “ciclo della manna” – così è definito l’insieme dei saperi iscritto al registro dal 2012 – è Giulio Gelardi, 66 anni di Pollina, da oltre trent’anni impegnato nella conservazione e diffusione di questa antica coltura e tecnica di produzione del dolcificante più leggero che si conosca.
Adesso anche per lui, memoria storica di Pollina, la Commissione Scientifica regionale Reil, il Registro delle Eredità Immateriali di Interesse Locale, ha espresso parere favorevole per l’inserimento nei propri registri come tesoro umano vivente. Il Registro delle eredità immateriali, ideato ed elaborato dall’Associazione Internazionale I World, rappresenta la prima implementazione a livello locale dei principi sanciti dall’Unesco, con particolare riferimento alla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003. Il Registro è di fondamentale importanza per la salvaguardia delle tradizioni orali territoriali – soprattutto per quelle a rischio di estinzione, come la manna – e per l’elaborazione e l’attivazione di politiche culturali, economiche e sociali finalizzate alla valorizzazione, come risorse, delle identità locali per la crescita sostenibile del territorio. Giulio Gelardi è considerato uno dei più importanti produttori di manna del mondo. Dal 1985, ritornato in Sicilia dopo avere lavorato in Toscana, ha dedicato la sua vita alla coltivazione della linfa prodotta dagli alberi di frassino: d’estate, dedicandosi alla raccolta e d’inverno passando intere giornate nelle biblioteche e nei vecchi archivi per conoscere la storia e le innumerevoli proprietà di questo prodotto. Lo scorso anno ha raccolto la sua esperienza da frassinicoltore nel libro “Vivere di Manna – all’ombra dell’albero della vita”: un racconto sulle tradizioni legate alla produzione della linfa che greci e latini chiamavano “sudore delle stelle”. Il ciclo della manna si perpetua da secoli nel comprensorio madonita in areali che nel corso degli anni sono diventati sempre più ristretti. Oggi il frassino da manna viene coltivato solo a Castelbuono e a Pollina. “Ma presto – spiega l’agronomo Dario Costanzo, direttore del Gal sc Madonie – speriamo di fare rivivere la frassinocoltura da manna nel territorio di Cefalù, Geraci Siculo e San Mauro Castelverde, dove un tempo era diffusa ma da dove è praticamente scomparsa per abbandono”. Per riuscire in questa impresa basterebbero secondo gli esperti due cose: inserire il frassino da manna tra le colture finanziabili con le misure a investimento del Psr, rivedendo però la capacità reddituale (quel parametro che rischia di tagliare fuori dal Psr gran parte delle aziende siciliane), e riconoscere il premio per le colture destinate alla tutela dell’ambiente. Nel frattempo la Fondazione per il Sud ha sostenuto un progetto di formazione di giovani aspiranti frassinicoltori, mentre già da anni Slow Food “tifa “per il prodotto tipico madonita avendo costituito un presidio custodito sempre Giulio Gelardi.
L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Uno dei piatti che dà più soddisfazione. Come si dice dalle nostre pa ...
Complimenti per la descrizione di una pianta mediterranea cosi special ...
Avete mai trovato il tartufo (bianchetto detto marzuolo)?? In merito a ...
Fino alla bara s'impara...Lo diceva sempre mia nonna (a proposito di n ...
Aggiungo, dopo aver parlato con mia madre, che prima degli anni sessan ...
Cous cous dolce, la segreta tradizione delle suore di Agrigento
Verde come la speranza, ecco la torta al pistacchio per fine lockdown
Dal 2 marzo nuovo corso per chef della Scuola di cucina Buffettieri
Tartufo siciliano, un tesoro da tutelare nei boschi e valorizzare in cucina
Drink – Experience Event Sicilia, a Castelvetrano i grandi nomi del beverage
2015 Prodotto da Edigma | Testata registrata presso il Tribunale di Palermo, n.18 del 05/11/2013 ISSN 2783-3242 P.iva 05077510823