Lo chef stellato Pietro D'Agostino
(di Redazione) “Fare del bene ne vale la cena”. Si presenta così, la settima edizione di Etna&ChicChef, l’atteso evento enogastronomico ai piedi del vulcano dedicato quest’anno al tema del comfort food, con oltre venti tra i migliori Chic chef d’Italia che hanno già raccolto l’invito e hanno risposto: «Felichic di esserci!», riprendendo il mood di quest’anno che appunto è un gioco di parole basato sulla sigla dell’associazione Charming Italian Chef e che vuole mettere anche un accento divertente ed elegante.
Etna&ChicChef, in programma il prossimo 7 novembre, a Tenuta Voscenza a Santa Venerina, è organizzata da Chic, l’Associazione Italiana Charming Italian Chef, che vede impegnato in prima linea la stella Michelin Pietro D’Agostino, ideatore dell’iniziativa cresciuta anno dopo anno anche con la collaborazione della Federazione Italiana Cuochi, l’Associazione Provinciale Cuochi Etnei e del suo presidente provinciale Seby Sorbello.
Una intera giornata, scandita da quattro importanti momenti: alle 10,30, la presentazione dell’evento affidata al direttore nazionale Chic Chef Raffaele Geminiani; alle 11,15 l’avvio del B2B in The Kitchen Tour, una Jam Session unica nel suo genere in cui produttori e chef daranno vita a un divertente confronto: i primi si presenteranno con un paniere di primizie del territorio, i secondi improvviseranno un piatto innovativo. L’evento sarà riservato ai giornalisti di settore. Alle 19, sarà la volta dei Percorsi del terroir, il B2B, a cura del sommelier Mauro Cutuli, dedicato ai produttori del vino. A partire dalle 19,30, infine, l’evento clou con la cena chic, vera e propria kermesse enogastronomica, aperta al pubblico, il cui ricavato sarà devoluto interamente alla Limpe – Dismov, l’Accademia Italia Malattia Parkinson e disordini del movimento.
Eccezionale testimonial di Etna&ChicChef sarà la maison Marella Ferrera, firma dell’alta moda tra le più importanti del panorama italiano ed internazionale e vulcanica figlia “doc” dell’Etna che, per l’occasione confezionerà degli originali papillon, fatti indossare da ogni singolo chef per poi essere venduti in beneficenza.
Ma ecco gli chef che hanno accettato l’invito di Pietro D’Agostino, a cominciare da Giuseppe Mancino, due stelle Michelin, de il Piccolo Principe di Viareggio, e le altre stelle Michelin Alessandro Gilmozzi, de El Molin di Cavalese nella Valle di Fiemme, Trento, tra i più noti nel panorama nazionale come lo chef di montagna con la sua cucina che sa di licheni, profuma di affumicatura, di erbe dei boschi, di capanna da caccia e Flavio Costa, del ristorante 21.9 all’interno della Tenuta Carretta a Piobesi d’Alba, grande cantina e location nel cuore del Roero nella patria di alcuni dei più grandi prodotti d’Italia, tartufo bianco e nebbiolo. E ancora Pier Giorgio Parini, da stella Michelin a miglior giovane chef d’Italia per la Guida dell’Espresso 2012, ma che oggi gira l‘Italia da consulente con la passione per qualità e ricerca del prodotto locale, l’esaltazione della materia prima, l’innovazione continua nell’ideazione e proposta di piatti.
Inoltre, hanno risposto alla chiamata: Giuseppe Bonsignore (L’Oste e il Sacrestano di Licata), Roberto Pirelli (Vidi a Portopalo), Valentina Chiaramonte (Fud Off a Catania), Dario Diliberto (Il Tocco di Ragusa), Salvo Vicari (Noto), Alfio Visalli (Blu Lab Academy). E i resident Elia Russo (Villa Neri, Linguaglossa), Giuseppe Raciti (Zash, Riposto), Carmelo Trentacosti (Villa Igea, Palermo). Naturalmente, pronti ad accedere i fornelli anche Pietro D’Agostino, La Capinera e Kistè di Taormina, e Seby Sorbello, Sabir Gourmanderie di Zafferana Etnea.
Presenti anche i pasticceri della Conpait, la Confederazione Pasticceri italiani: Salvatore Cappello, della più famosa pasticceria palermitana; Giovani Pace, Carmelo Ciampagna e Antonella Scripilliti. E per finire, il dopo cena, affidato all’estro e allo spirito di due barman siciliani, Mario Grasso e Luciano Ferlito, che firmeranno gli special cocktail, dedicati ai profumi e alle essenze dello straordinario territorio dell’Etna.
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