(di Redazione) Un quadro agrodolce quello relativo al mercato della ristorazione: nel 2017 più di 10mila aziende food in Italia e oltre mille registrate in Sicilia hanno deciso di abbassare per sempre le saracinesche, senza riuscire a spegnere le candele del secondo anno di vita. Dati scoraggianti quelli dell’ultimo Rapporto Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) per un segmento business considerato da sempre trainante per la filiera agroalimentare e l’economia italiana; segno evidente di una controtendenza che fa emergere non poche criticità nella gestione delle attività.
Perché in un comparto così forte si assiste allo sconforto di molti neo-ristoratori? Scommettere sulla cucina italiana è sempre una mossa vincente? Come analizzare la domanda e affrontare il mercato per offrire piatti di successo? Basta saper stare dietro ai fornelli per fare impresa?
Su questa riflessione verterà l’evento formativo-pratico Ristomeglio, che mercoledì 21 novembre farà tappa per la prima volta a Catania all’Hotel NH Parco degli Aragonesi. Un’iniziativa – di respiro nazionale e organizzata da Fabrizio Reitano di Ristò Systems, azienda operante nello sviluppo di software gestionali – nata per supportare coloro che gestiscono un ristorante o sono in procinto di farlo, consentendo loro di essere competitivi sul mercato mediante piani di fattibilità concreti.
A illustrare, sulla base dell’attuale e variegato scenario del mercato ristorativo, gli strumenti tecnici e le competenze necessarie per gestire proficuamente la propria attività in un’ottica manageriale, sarà Paolo Guidi, esperto di ristorazione da più di 20 anni e docente all’Università dei Sapori di Perugia. Primo in Italia a parlare di marketing della ristorazione, Guidi è riuscito a riscrivere – attraverso concetti come la misurazione delle attività, il food cost e gli indici di performance – i capisaldi dell’attuale panorama della ristorazione.
«Molti ristoratori oggi – spiega Paolo Guidi, autore di diverse pubblicazioni dedicate all’argomento – a breve saranno costretti a cessare la propria attività, non perché non sappiano offrire una cucina di qualità, ma semplicemente perché non sono riusciti a imparare a gestire in modo razionale e manageriale la propria attività. Stiamo vivendo un cambiamento epocale nei modi di vivere e consumare, ed è quindi tempo di fare quel salto di qualità necessario per costruire modelli di business di successo». L’evento di Catania sarà dunque una giornata full immersion di formazione – in programma dalle 9.00 alle 19.00 – durante la quale gli operatori del settore presenti avranno modo di ascoltare, imparare, approfondire e mettere in pratica le nozioni apprese, e riscrivere, con nuovi ingredienti, la propria ricetta aziendale di successo.
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