(di Angela Sciortino) Burro di latteria, tuorli d’uovo, farina, zucchero, lievito madre e canditi e uvetta. E poi quello che anno dopo anno, e prove dopo prove, la fantasia ha consigliato di aggiungere in sostituzione di uvetta e canditi per soddisfare l’estro e stuzzicare curiosità e palato della clientela.
Non “preparati” dell’industria, né semilavorati (ad eccezione del cioccolato), nessun additivo, conservante, colorante o “miglioratore”. Alla lavorazione, che dall’impasto all’incarto dura 54 ore, si associa solo la lunga esperienza e la grande maestria.
La semplicità e la modestia con cui viene raccontata l’arte del panettone artigianale tradizionaledalla famiglia Lo Faso che a Bolognetta ha aperto la pasticceria La Delizia nel 1985, è quasi disarmante. Il racconto del papà Giuseppe è intriso di vecchi ricordi: racconta delle numerose prove, dei tanti errori e delle tante insicurezze che ha dovuto superare. Più sicuro di sé il figlio Mauro, forte dell’esperienza paterna e della giovane età.
La famiglia Lo Faso
La pasticceria, nella cui conduzione sono coinvolte anche la moglie Rosalba e l’altra figlia Luana (cake designer), nel corso degli anni si è specializzata nella produzione di panettoni che oggi sono motivo di vanto, con vendite che sfiorano le cinquemila unità, un e-commerce attivo e spedizioni in tutta Europa.
Ai dieci della gamma già ben affermata, conosciuta e premiata, la pasticceria La Delizia, quest’anno ne ha aggiunto un nuovo tipo che ha un padrino d’eccezione: lo chef Nino Graziano.
Nino Graziano (a sx) con Mauro Lo Faso (a dx)
Anch’esso originario di Bolognetta come la famiglia Lo Faso, tra un volo e l’altro su Mosca o Roma, ogni tanto torna nella sua Sicilia. Come ieri pomeriggio che, quasi in fuga per partecipare al direttivo delle Soste di Ulisse, non voleva mancare alla presentazione del suo “figlioccio”. Nel panettone “Nino Graziano experience” c’è l’essenza dell’agricoltura del Palermitano: fichi semi canditi di Altofonte, mandarino marzuddo (Tardivo di Ciaculli), mennulata (granella di mandorle caramellate) e cubetti di marzapane al pistacchio.
Ci sono voluti oltre vent’anni per perfezionare una tecnica che oggi permette di realizzarne dieci tipologie diverse alle quali si affiancano gli inzuppati, una linea di panettoni serviti con bagna al limoncello (panbrillo), al caffè o al rum (chocobum).
Scorrendo l’e-commerce sul sito della pasticceria La Delizia ci sono tutti (o quasi tutti). C’è Casachella che prende il nome da una contrada di Bolognetta dove per farlo la prima volta sono stati raccolti gli ingredienti caratterizzanti: amarene, albicocche, mandorle.
Non può mancare il Tradizionale con uvetta e canditi; mentre il Conca d’Oro esalta gli agrumi e perciò contiene canditi di cedro, mandarini, limoni e arance. C’è l’intrigante e molto pungente Cioccolato e zenzero, il Frutti di bosco e quello senza canditi che porta il nome di Veneziana.
Nessun panettone prevede crema all’interno. Piuttosto si preferisce corredare il panettone con un vasetto di crema spalmabile. E così possiamo trovare Delizia, realizzato con cannella e uvetta al Marsala e servito con crema alla cannella; Cioccolato e pere con pere semi candite, servito con crema alla nocciola; Mokarance nel cui impasto al caffè sono incastonate gelatine al caffè e cubetti di arancia e che viene serviti con crema al caffè e il Pistacchio con la sua crema al medesimo gusto.
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2015 Prodotto da Edigma | Testata registrata presso il Tribunale di Palermo, n.18 del 05/11/2013 ISSN 2783-3242 P.iva 05077510823